
Il libro parla di un samurai nell’epoca Sengoku: (1467-1607). Inizialmente conosce quello che poi diverrà il suo maestro d’armi e spirituale: Kenzo. Questo maestro è un saggio che ha individuato cinque ragazzi come potenziali abili combattenti, tra cui Aki che è il protagonista. Ognuno viene associato ad un animale che rappresenta il proprio segno zodiacale cinese. Successivamente si devono separare per finalizzare l’addestramento. Il racconto si focalizza su Aki e sul suo viaggio fuori dal Giappone, precisamente in Siberia alla ricerca del suo animale: la tigre Siberiana. Il protagonista è un sognatore lucido e acquisisce il potere di controllare gli animali entrando in simbiosi con loro. È abile nell’uso della katana e alla fine, divenendo un maestro a sua volta, diviene il capo di un gruppo di persone che contrasta il governo di quel tempo. C’è violenza, erotismo, esoterismo e spiritualità. Non mancano i colpi di scena ma alla fine il romanzo batte il ferro sul concetto che la guerra è inutile, che la pace è sempre la cosa migliore da ottenere e che il guerriero è colui che lotta con se stesso.