
Il saggio esamina la mobilità urbana sostenibile come elemento essenziale per la qualità della vita e concentra l’attenzione sui PUMS, strumenti europei pensati per pianificare in modo integrato e partecipato i sistemi di trasporto, riducendo le emissioni e favorendo modalità alternative all’auto privata. Viene approfondito il quadro normativo che, dal livello europeo a quello nazionale e regionale, ha reso tali piani sempre più centrali, anche perché necessari per accedere ai finanziamenti comunitari e statali. Il testo mette in luce il legame tra sostenibilità ambientale, inclusione sociale e sviluppo economico, presentando il PUMS come un processo continuo basato su analisi, definizione di strategie, attuazione e monitoraggio. Evidenzia inoltre la complementarità tra PUMS e PSCL, che operano su scala aziendale per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro. Emergono infine il ruolo decisivo della partecipazione dei cittadini, l’integrazione con altri strumenti urbanistici e il funzionamento multilivello della governance: lo Stato definisce indirizzi e risorse, le Regioni coordinano e supportano, mentre i Comuni sono responsabili della concreta progettazione e gestione della mobilità sostenibile.