
Scritto nel corso di tutta la vita, “MAKTUB – il destino dell’uomo” è una raccolta di poesie che attraversa paesaggi italiani e mitologie personali per parlare del destino umano. Divisa i cinque sezioni (Umanità vagabonda e indifferente, Girotondo inventato per gioco, Metempsicosi, Uniformi e pagliacci, Palestina), l’opera costruisce un affresco emotivo nel quale si alternano amore, solitudine, rabbia civile e memoria storica, visioni di Liguria, di Carnia e di Cadore, laghi, periferie, nebbiose brughiere lombarde e tragedie universali di guerre. Personaggi ricorrenti – amori perduti, nonni, amici e figure mitiche come Thanaza, Shanuba, Scaffio, Maryon – fanno da cornice a versi che si muovono tra confessione intima e denuncia sociale. I temi principali sono la fragilità degli affetti, l’eco delle guerre e delle ingiustizie, il male di vivere del periodo giovanile, la ricerca di quale senso abbia il confrontarsi con un mondo spesso indifferente. La lingua, diretta e sensoriale, privilegia immagini nette e un ritmo confidenziale, offrendo al lettore frammenti di vita che si compongono in un quadro emotivo unitario senza svelare tutte le risoluzioni: la poesia diventa così spazio di domanda più che di risposta, invitando la lettura come esperienza partecipata e riflessiva.