
Nel suo secondo romanzo Maurizio Colitti coinvolge in una trama avvincente. Un’efferata organizzazione terroristica internazionale ha deciso di sfruttare la straripante forza della natura per colpire l’Occidente, sempre e comunque colpevole, con attentati dalle caratteristiche originali ed agghiaccianti. Tra letali sottomarini, poderosi vulcani, silenti da millenni ed intrappolati sotto il mare, accademici ignari e scienziati corrotti, si dipana l’adrenalinica sequenza di eventi che potrebbe portare l’Italia e l’Europa settentrionale ad un passo dalla totale distruzione. Gli eventi si accavallano con un ritmo incalzante ed una progressione tambureggiante. All’interno della micidiale macchinazione terroristica vivono personaggi con normali sentimenti come il dolore, la nostalgia e la lealtà, che li spingono a prendere decisione di volta in volta giuste, sbagliate e violente ma che comunque trascinano il lettore in un intreccio dai risvolti sorprendenti.