Estetismo ed anestesia

Estetismo ed Anestesia è una raccolta di poesie scritte tra l’autunno 2011 e la pasqua 2012. Il libro si apre con una poesia dedicata alla peggiore fra tutte le droghe,  il Prozac. La particolarità degli psicofarmaci sta nell’anestetizzare la percezione del dolore, senza però rimuoverne  la causa. Le poesie che seguono sono malinconici pensieri suicidi ,elenchi di sintomi di malessere o tristi rimembranze dell’infanzia passata. (“ Lo Scoccar” “ Agorafobia” “ Il frate crepato” “ Roba da Bimbi” “ l’Uomo nero” “ quesito sulla libertà” ecc. ). Queste poesie sono uno stormo d’uccelli morti accasciati a terra, portan con sé odor di cadavere. Ma, per fortuna, vi sono poesie allegre e gioiose, o che dopo un inizio cupo sbocciano in speranza. Esse crescono e trovan nutrimento proprio dalle carcasse da cui son circondate; come diceva mio padre biologico “ ciò che non uccide rende più forti”. (“ Attorno tutto è tedio” “ Carpe Diem” “ La preghiera dell’Anarchico”” Primavera” “ Il cantico delle paure”).

La poesia che avrebbe dovuto chiudere la raccolta è “Riconversione di pasqua” , in cui narro della scoperta del cristianesimo  causata da una “visione” mistica dopo alla cena di pasqua a base di zuppa ungherese.  Il mattino seguente feci voto di castità e purezza eterna ed il pomeriggio scoprii d’ esser stata vittima d’una delirante intossicazione alimentare. La settimana dopo partii in vacanza a Barcellona e con “Biancaneve” mandai ancora una volta miei buoni propositi cristiani a farsi benedire. Che posso farci io, se Dio m’ha fatta Edonista e d Esteta, in perenne ricerca del bello e del piacere?